giovedì 16 ottobre 2008

Abruzzo, Chiodi vs Costantini.

Chiodi per il Pdl, Costantini per l’Idv e probabilmente per tutto il centrosinistra. L’Abruzzo ora conosce i due sfidanti alla carica di governatore.
La strategia del silenzio ha premiato Gianni Chiodi. Dopo le dimissioni da Sindaco di Teramo l’ora candidato del Pdl ha trascorso un mese di intenso lavoro sotterraneo, lasciando poco spazio alle apparizioni mediatiche. Alla costruzione della candidatura attraverso la logica della visibilità ha preferito la strategia del riserbo e della sobrietà. Si è concentrato su un lavoro di “presentazione” ai vertici del partito di Forza Italia, la cui scarsa consuetudine all’inizio sembrava potesse essere un limite. Prima a Gubbio, poi meticolosi incontri romani, hanno consentito ai maggiorenti del partito di Berlusconi di verificare le doti positive, politiche e umane, di Chiodi.
Forte nei sondaggi, portatore di una dote amministrativa incentrata sulla capacità riformatrice e sulla apertura al dialogo, appare il personaggio migliore nel centrodestra per rivestire la figura del “civil servant” prestato più che alla politica, alla amministrazione e al buon governo della cosa pubblica. Un profilo ritenuto vincente per una sfida elettorale che dopo la traumatica dimissione giudiziaria di Ottaviano Del Turco, non può prescindere dalla “presentabilità” ineccepibile dei candidati.

Ora inizia la battaglia elettorale, che avrà certamente delle notevoli ricadute anche nella vita politica nazionale.

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