venerdì 24 ottobre 2008

Aspettando Walter.


L’Abruzzo attende la scelta di Walter. Certamente il Pd comunicherà solo a manifestazione di domani conclusa la propria decisione sul caso Abruzzo. La spazio di manovra è strettissimo. Accodarsi all’Idv rinunciando al candidato presidente e ai voti degli inquisiti, che Di Pietro non vuole nelle liste degli alleati, oppure correre da soli in una sfida senza possibilità di vittoria contro il Pdl e sotto l’attacco moralizzatore di Antonio Di Pietro?

In entrambi i casi la possibilità di vedersi sorpassati dalla lista dell’Idv è reale. Veltroni proprio ieri ha stoppato anche l’intesa con l’Udc trovata dai resposabili locali dei due partiti, per tentare sino all’ultimo di giocare le ultime carte di mediazione con l’ex alleato. È stata rilanciata infatti l’idea del candidato espressione della società civile in grado di unire i tre partiti (Udc-Pd-Idv). Ma Di Pietro considera questa posizione un ulteriore allontanamento dalla possibile intesa. Le due condizioni sono chiare: Costantini candidato presidente e niente indagati in lista. Se sulla seconda forse è possibile un minimo margine di trattativa, sulla prima non c’è alcuno spazio.

Il fatto che Veltroni torni a parlare di candidati altri da Costantini potrebbe essere la mossa per cedere sul candidato presidente e ottenere una apertura sui candidati inquisiti. I sondaggi inoltre indicano come la base del Pd desideri una intesa organica con l’Idv non solo a livello territoriale. Per Veltroni la partita è davvero difficile, soprattutto in considerazione del fatto che l’esito elettorale abruzzese condizionerà il dibattito interno all’opposizione nei prossimi mesi, in vista della sfida delle europee.

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